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Cibo e cinema: 10 ricette dal grande schermo per stare bene

1 Febbraio 2019 Cibo e cinema: 10 ricette dal grande schermo per stare bene


È quasi tempo di Oscar ed è risaputo quali effetti benefici abbia guardare (o riguardare) un buon film. Quest’anno affrontiamo la febbre da statuetta con una rassegna dei principali lungometraggi che hanno come protagonista il cibo. Piatti che tessono la trama e fanno la differenza nell’evoluzione della storia, ricette golose che emozionano i personaggi. Buona visione e buon appetito!

1) La Ratatouille
L’omonimo film Pixar affronta con estrema tenerezza l’amore per la cucina del piccolo chef Rémy, il topolino disneyano che sfida il temuto critico gastronomico Ego, con la più semplice ricetta tradizionale francese: la ratatouille. Uno sformato a base di verdure talmente ben fatto che è in grado di riportare il critico alla spensieratezza dell’infanzia. Un vero successo!

2) I pomodori verdi fritti …alla fermata del treno

La storia dell’amicizia tra due giovani donne che negli anni Trenta in Alabama si trovano ad affrontare razzismo e prepotenze maschiliste. I pomodori verdi fritti sono la specialità di punta del loro Whistle Stop Cafe e la preparazione di questo piatto diventa il loro momento di alleanza femminile, di forza e di condivisione.

3) Il favoloso mondo di Amélie e la creme brulée

La giovane Amélie ama vivere in un mondo tutto suo, notare particolari buffi sulle persone che la circondano e seguire avventure strampalate per le strade di Parigi, avventure che la porteranno a innamorarsi.
Rompere la crosta croccante della creme brulée con la punta del cucchiaio per lei è uno dei piccoli, grandi piaceri della vita.

4) Un americano a Roma e i maccheroni

Una delle scene più famose della storia del cinema. In questo film del 1954 diretto da Steno, il grande Alberto Sordi, trovandosi davanti ad un abbondante piatto di pasta al sugo, dice in un inglese a tutti gli effetti “maccheronico”: “Macaroni… m’hai provocato e io te distruggo, macaroni! I’ me te magno!”. La frasesegna un’epoca in cui il mito dell’Italianità si collocava faccia a faccia con quello del Sogno Americano.

5) La tortilla di Sostiene Pereira

Un piatto che diviene simbolo delle abitudini ripetitive del protagonista, un giornalista che abita in una Lisbona in pieno regime salazarista.
La tortilla (frittata portoghese con erbette aromatiche) ordinata ogni giorno al Café Orquidea è lo specchio dell’anima del personaggio di Trabucchi, prima della sua evoluzione. La trama lo porterà a riscoprirsi più vivo, più consapevole e politicamente attivo.

6) I macaron di Marie Antoinette

Con Sofia Coppola, la regina di Francia famosa per la frase “se il popolo non ha il pane, che mangi i croissant” assume una rotondità più umana e condivisibile. Nello sfarzo della corte di Versailles inondato di crinoline e ricchezza sfacciata, si disegna la psicologia della regina: una giovane donna alla scoperta di sé, del proprio corpo e della propria posizione. Inutile dire che tra tutti i bon bon, i suoi dolcetti preferiti fossero i macaron.

7) Il milkshake di Pulp Fiction
Come non ricordare la celebre cena di Vincent Vega e Mia Wallace nel capolavoro diretto da Quentin Tarantino? Se lui incarna il tipico american boy chiedendo un hamburger, l’ordinazione di lei non lascia dubbi: un “milkshake da 5 dollari con ciliegina”, a detta della ragazza il più buono della storia. Sarà forse merito del frullato il twist iconico che segue subito dopo?

8) Chocolat e la mousse al cioccolato e peperoncino

Che la cioccolata sia un toccasana per l’anima ce lo ha raccontato in maniera magistrale il film Chocolat. Qui la pasticcera, interpretata da Juliette Binoche, riesce a risvegliare gli istinti sopiti di un paesino soffocato dal proprio sindaco ultra conservatore e a conquistare il cuore del bel Johnny Depp grazie al suo originale cioccolatino piccante.

9) L’insalata di Harry, ti presento Sally

“Prendo l’insalata dello chef, ma con olio e aceto a parte”: un’ordinazione che fa impazzire i camerieri quella di Sally, in una scena che ha fatto impazzire il pubblico. Meg Ryan, seduta al tavolo con Billy Crystal, pochi secondi dopo si esibirà nella simulazione dell’orgasmo più irriverente e divertente della storia del cinema. Nel dubbio, segnatelo: olio e aceto a parte.

10) La pizza Margherita di Mangia prega ama
Elizabeth (Julia Roberts) in questo film di introspezione è una donna che decide di rivoluzionare la propria vita e ricercare la felicità. La soluzione è ovviamente un viaggio: la prima tappa è l’Italia e la pizza Margherita assaggiata a Napoli è il primo passo del suo percorso per ritrovare il sorriso.

Dieci film da vedere e dieci piatti da assaggiare. Dieci storie che trovano nel cibo, anche solo per un momento, un pretesto per stare bene, per rinascere e per sorridere, lo stesso obiettivo che hanno le ricette OraSì

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