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Il vademecum della merenda per i più piccoli

1 Aprile 2020 Il vademecum della merenda per i più piccoli

Durante i mesi del lockdown l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha lanciato online il manifesto per la merenda perfetta: 56 proposte, 4 fasce d’età, 8 parole d’ordine. Scopriamo com’è la merenda preparata a regola d’arte.

Arrivano i primi freddi autunnali, le giornate si accorciano e per i bambini torna in auge la merenda, quel piccolo momento di aggregazione familiare che le uscite svagate dei mesi caldi spesso costringono ad accantonare o a trasformare in trasgressioni alimentari ben meno sane ed equilibrate.
Ma quali sono le merende più salutari (e, perché no, più buone)? Anche approfittando dell’anomalo periodo di lockdown dei primi mesi dell’anno, l’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente, in collaborazione con Unione Italiana Food, ha redatto “Facciamo Merenda”, vero e proprio Manifesto che educa a ideare e preparare al meglio questo pasto cruciale.

UN APPUNTAMENTO FONDAMENTALE
Eh sì, fare merenda è essenziale: “Un momento molto importante nell’economia di una giornata alimentare, utile per ricaricare l’organismo (dopo lo sport) e la mente (prima e dopo lo studio)”, che “contribuisce ad evitare il ‘piluccare’ continuo di cibo tra un pasto e l’altro” e “non va quindi mai saltata né dimenticata”.
Parole che arrivano proprio dagli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, che hanno definito otto parole d’ordine per una merenda degna di questo nome: quotidiana, perché va fatta due volte al giorno, tutti i giorni; adeguata al fabbisogno energetico di chi la consuma; moderata, perché non appesantisca, ma saziante a sufficienza da tenere a bada la fame fino al pasto successivo; varia, per differenziare i nutrienti (e nutrire la curiosità!); dolce, salata e infine – soprattutto – serena, perché la merenda merita la stessa dignità dei pasti principali.

TANTE PROPOSTE, TANTA FRUTTA
Le combinazioni che il vademecum propone sono ben 56, divise per fasce d’età (4-6, 7-11, 12-14 e infine 15-17 anni) e, conseguentemente, per relativo fabbisogno energetico. Si affiancano spuntini vegetariani (pizza bianca con hummus di ceci e pomodori) a cose più ruspanti (l’eterno e buonissimo pane e olio), mentre lo yogurt bianco con avena si alterna a concessioni più golose come il gelato o qualche merendina industriale (sì, ci sono anche loro: poche, però!). La costante è però la frutta – fresca o secca – che di fatto è la regina della merenda: mele, fragole e banane fanno compagnia a noci, mandorle e arachidi tostate, a ulteriore riprova del loro apporto benefico. Naturalmente anche le Bevande vegetali OraSì – soprattutto quella di Noce e quella di Mandorla – entrano a pieno titolo in questo ristretto novero.

Insomma, per citare ancora il prezioso opuscolo, “due merende giornaliere varie e nutrizionalmente adeguate rappresentano un contributo necessario a una crescita armonica, senza favorire il sovrappeso o patologie metaboliche ad esse correlate”. A noi, perciò, non resta che ribadire con convinzione “Viva la merenda!”.

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