Indietro

Burnout: come difendersi in modo naturale dal cortocircuito da stress

1 Febbraio 2021 Burnout: come difendersi in modo naturale dal cortocircuito da stress

Tensioni, problemi, instabilità e nuove sfide: giorno dopo giorno, il nostro fragile equilibrio è minato e messo a dura prova dagli eventi. Come riconoscere quando non riusciamo più a reggere? E come possono aiutarci gli ingredienti che la natura ci mette a disposizione?

UN CORTOCIRCUITO BEN NOTO
Possiamo confessarcelo senza troppi timori: pandemia, lockdown e l’infinita serie di piccoli e grandi effetti collaterali cui questa inedita situazione ci ha costretto hanno “bruciato il cervello” un po’ a tutti. E potrebbe non essere solo una metafora, visto che è ormai piuttosto usuale parlare di “burnout” da pandemia, una nuova patologia che da noi si potrebbe tradurre appunto con “cortocircuito” pandemico.

A dire il vero, la sindrome in questione non sarà suonata nuova agli esperti, se già nel 1974 lo psicologo americano Herbert Freudenberger si era spinto a coniarne la definizione: si trattava però di un fenomeno normalmente associato all’ambiente lavorativo. I sintomi – accusati in primis da pazienti di sesso femminile e da persone impegnate nel sociale – spaziano da una minore efficienza sul lavoro a una percezione di esaurimento fisico e nervoso, passando da negatività e desiderio di isolarsi. Ma il burnout ha anche una controparte più fisica: chi cade nella trappola del “cortocircuito” può sentirsi irrequieto, accusare scarsa autostima o cadere nella insidiosa spirale della depressione.

Nemmeno il tempo da parte dell’OMS di riconoscere ufficialmente la patologia – è accaduto nel 2019 – che la crisi pandemica e il suo lungo protrarsi hanno rincarato decisamente la dose, affiancandole un nuovo burnout frutto specifico degli effetti sociali del Covid-19: cambia la causa scatenante – che quindi riguarda potenzialmente tutti – ma i sintomi sono gli stessi, talvolta più pesanti.

I COMPORTAMENTI DA ATTUARE
Come sfuggire al burnout? Le soluzioni sono tutte di tipo psicologico e implicano una proattività del paziente: via libera dunque a distrazioni mentali come sport e hobby, ma anche – se le regole non consentono grandi svaghi “outdoor” – a libri e nuove ricette da provare tra le mura della propria casa. L’interazione con gli altri può risultare ugualmente risolutiva, quando possibile, come anche – per chi può – staccare qualche giorno la spina da una routine quotidiana a rischio asfissia. Persino tenere un diario e fare piani per il futuro (magari prenotare un viaggio, per quando si potrà) hanno il loro peso specifico nel risalire da una condizione che, se sottovalutata, può diventare scivolosa.

LA NATURA, UN ALLEATO PREZIOSO
Capitolo a parte lo rivestono le erbe, rimedio naturale che può dare una mano anche in caso di “semplice” stress lavorativo: un infuso prima di andare a letto è spesso un irrinunciabile toccasana in periodi ricchi di impegni e problemi. La borragine, per esempio, è un grande alleato contro le tensioni quotidiane, perché regola l’attività ormonale, come anche l’echinacea, usata molto da chi ha problemi di ansia e insonnia. Molto utili sono poi la melissa e la camomilla, entrambe molto conosciute da chi accusa il peso della routine grazie alle loro proprietà sedative.
Meno noto ma non meno utile, il tiglio riesce a limitare mal di testa e ansie grazie alle sue virtù antispastiche: oltre che come tisana o infuso, magari dolcificato con una punta di miele, le sue foglie sono disponibili anche in gocce.
Anche la valeriana ha proprietà calmanti e antispastiche, grazie all’acido valerianico che riesce a inibire l’enzima che regola l’eccitabilità dei nostri neuroni, inducendo dunque il sonno.
E infine il ginseng, che non agisce sulla capacità di far riposare ma, al contrario, riesce come nessun altro ingrediente naturale a garantire forza ed energia: una marcia in più che gli orientali usano dalla notte dei tempi, e che anche da noi è ormai comodamente acquistabile in compresse presso qualunque parafarmacia.

Insomma, anche noi umani abbiamo i nostri “cortocircuiti”, e quando si brucia un fusibile dobbiamo correre ai ripari prima che ne venga condizionato il funzionamento dell’intera macchina: anche in queste situazioni estreme una mano importante ci arriva, oltre che dalle azioni che compiamo, dal benessere autentico che la Natura non smette di regalarci.

Scopri