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Alla scoperta della latte art

31 Maggio 2022 Alla scoperta della latte art

Benvenuti nel mondo dei “Baristartisti”, professionisti che non si accontentano di servirvi un semplice cappuccino ma lo guarniscono con quelle che sono ormai vere e proprie opere d’arte. Andiamo a scoprirne i protagonisti!

 

Ode al caffè: niente come il suo aroma fragrante e il suo sapore intenso riesce a risvegliare i sensi, che sia la prima moka della mattina o la cialda in ufficio a conclusione di una veloce pausa pranzo. Ogni giorno, infatti, nel nostro Paese vengono consumati oltre nove milioni di caffè, con un italiano su due che dichiara di berne regolarmente almeno una tazzina al giorno.
Ma c’è chi del caffè – o dei suoi “fratelli di latte”, come il cappuccino o il caffelatte – non si è accontentato: una schiera di baristi e appassionati portano avanti già da alcuni decenni l’affascinante disciplina della latte art, ovvero – in parole più semplici – la sublimazione artistica dello smiley che il vostro barista di fiducia vi “dipinge” sul cappuccino.
 

UN PO’ DI STORIA

Fu il veronese Pierangelo Merlo il primo a sperimentare negli anni ’70 questa tecnica di decorazione; spetta però al barista di Seattle David Schomer, una decina di anni dopo, il merito di averla portata con convinzione alla ribalta. Oggi la disciplina va dal semplice pouring, eseguito mediante il solo uso del bricco di latte, fino a evoluzioni decisamente più impegnative quali l’etching – che contempla l’uso di strumenti come pennini e punte da intingere nel latte – e la futuristica “cappuccino 3D”, mediante la quale si possono creare figure in rilievo sulla superficie del proprio cappuccino. Niente male come bonus artistico per una piccola pausa, vero?
 

SHAWN CHEN: PRIMA IL CAFFÈ

Solitamente chi pratica la latte art a livelli alti è, prima di tutto, un vero e proprio cultore del caffè. È il caso di Shawn Chen, head trainer di Milkglider e oggi proprietario dello Shawn Coffee di Taiwan. “Il caffè è la mia più grande passione,” dice, “e la speranza è che approfondire la conoscenza della latte art nel consumatore gli dia la scintilla per saperne di più sul caffè.”
“La latte art mi ha intrigato soprattutto grazie alla mia passione per l’arte in sé: guardare la formazione di pattern e figure artistiche su una tazza di caffè mi dà una sensazione di benessere, di soddisfazione e di appagamento. Per questo ho cominciato a promuoverla e insegnarla.”
 

LA LATTE ART SUI SOCIAL

Ma Chen è solo uno dei “baristartists”, come sono ormai denominati: su Instagram potete fare il pieno di ispirazioni grazie alle coloratissime creazioni di Michael Breach (@bartistart), a quelle del pluripremiato @ben_morrow e di @leekangbin91, che ha addirittura dipinto un Van Gogh in un cappuccino. Insomma, cari baristi, è tempo di fare sfoggio di creatività: in vostro aiuto vengono i prodotti della linea OraSì Barista, bevande vegetali studiate in collaborazione con barman professionisti per avere un gusto perfetto in abbinamento con il caffè e una schiuma densa e lucida nel cappuccino che saprà certamente ispirare la vostra fantasia. Chissà che dentro di voi non alberghi un vero e proprio “Baristartista”!

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